Wednesday, August 30, 2006

Surrealismo peruano

"Quanto costa una telefonata in italia?"
"Depende"
"???"
"Depende da quanto va a hablar"



Siamo a Puno, sul lago titicaca, quota 3800 e rotti, freddo pungente, oggi abbiamo preso un acquazzone molto fotogenico ma anche molto bagnato al sito di sillustani, abbiamo addosso tutti i vestiti e sentiamo lo sgocciolio degli ultim i giorni di vacanza che scivolano via...

Friday, August 25, 2006

I due estremi

Dovro' scrivere a lungo sul cusco, sul valle sagrado, sul machupiccificio trituraviandanti, ma ho pochi minuti e poi dso gia' che non scrivero' piu'.
Cusco e' splendida, come Firenze, come Venezia, ma come Firenze e come Venezia sembra fatta di cartapesta, non c'e' niente di vero se non le vestigia, che sono da levare il fiato.
Ma non c'e' un abitante, un negozio, un ristorante, una panetteria che dia l'impresione di esere in una citta' viva.

Abbiamo toccato i due estremi della macchina macinaturisti comprando per mercoledi' un'escursione in mountain bike a Moray e alle saline di Maras che contro ogni aspettativa si e' rivelata una cosa magnifica, in campagna, con un ragazzo delizioso, panorami tutti nostri, sentieri magnifici.
e poi ieri a machu picchu, ottava meraviglia del momdo, si', ma bisognerebeb prendere il coraggio a due mai e boicottarla per come e' gestita la visita.
300 dollari per 3 ore a machu picchu, irregimentati per le prime 2 e mezza in u gruppo di ciccioni, e poi in mezz'ora una corsa spaccafiato al punto piu' alto per godere almeno 5 minuti di quello che e' uno spettacolo mistico.

Tuesday, August 22, 2006

25 ore no more

Ieri sera siamo arrivati stravolti, dopo 25 ore di bus da Potosi', al Cusco.

Avevano detto che arrivava alle cinque...

Nervosi, incazzati, sporchi, puzzolenti, senza un soldo e senza una speranza (avevamo pure perso l'indirizzo dell'albergo): grazie a google e a un po' di culo che ci ha fatto trovare un bancomat attivo, in venti minuti eravamo alla piccola locanda e il mondo si e' capovolto.

Una doccia calda, uno shampo ricco, e sotto di noi dalla finestra della nostra camera una citta' di luci, distesa sui colli dei 3000 metri peruviani, con una piazza che ci ha fatto fare OHHHHHH dal finestrino del taxi.
IMG_6891

E a cena L A S A G N E (dio esiste, ne ho le prove: ieri per tutto il giorno ho avuto allucinazioni gastronomiche sul bus...)!!!!!!!!!!!!

(si, stanno sulle balle pure a me gli italiani che cercano cibo italiano nel mondo, ma avevo bisogno di sostegno morale, di affetto, di casa, e' sempre cosi' a meta' viaggio...).


Ora sono le nove di un mattino luminoso, vamos!

Monday, August 21, 2006

Il taxi in bolivia

PREMESSA:
Tu turista dollaruto cacci i soldi per farti prelevare da un taxi alle 7 in punto e portare da Potosi' a Sucre in 2 ore, che col pulman ci vogliono 3 ore e tu hai poco pochissimo tempo e vuoi vedere quella che ti hanno descritto come la Firenze boliviana.

SVOLGIMENTO:
Il taxi passa a prenderti in albergo all'ora pattuita, le sette (vabbe', per stamani si salta colazione). Bellissima macchina. Peccato che dopo averti caricato va diritto alla stazione dei bus e per 3 quarti d'ora cerca povera brava gente che voglia fare lo stesso viaggio (la povera brava gente non ne avrebbe nessuna voglia, ma praticamente il taxista la obbliga, credo per farci dispetto).

RISULTATO: alle otto meno un quarto sei ancora a Potosi, schiacciato su un taxi tra una distinta signora con bombetta e trecce nerissime che scoreggia a tutto spiano, la sua deliziosa figliolina che poi vomitera' per tutto il viaggio schiacciata nel baule (mamiiiii, quandddooo llegamosss?), e davanti un posto libero per raccogliere gente lungo la strada.

Riesci a partire a un certo punto solo perche' protesti col taxista, che per rappresaglia ti mette su un cd di musica pop boliviana a tutto volume (mi amor, esta es nostra segunda luna de miel, io te quiero per toda mi vida y jamas saro separata da ti ninguna puta te alontanera de mi amor suave y distinto.....).

Arrivi a Sucre dopo piu' di tre ore, incarognito. Decidi di tornare in autobus, e ci metti 4 ore per fare 130 km, per le mille varianti che l'autista fa in paesini e mercati per caricare ogni possibile clandestino e naturalmente ad ogni fermata salgono circa 20 venditori di humitas, tamales, papas fritas y bollitas, jugo de naranja e tutto quel che puoi desiderare, persino un promotore invasato dell'herbalife ci e' toccato.

Bolivia, stupenda.
PS: Sucre e' la firenze boliviana???
Seeeee, io sono Sharon Stone.

Sunday, August 20, 2006

Potosi, Bolivia

Centomila abitanti, 4000 metri di quota.
Un centro storico chè e` un'apoteosi di barocco, ma di quello proprio carico, ricco, ricchissimo, in questa citta' che e' stata il motore economico del barocco europeo e la causa della fine della predominanza spagnola nel mondo (perche' il cerro rico, la montagna piena d'argento, rovesciava talmente tanto denaro nelle tasche della spagna che ha determinato la nascita dell'inflazione moderna, cioe' in pratica la potenza spagnola e' crollata sotto il peso di troppo argento boliviano, sticazzi.

Stamattina siamo scesi nelle miniere: mai piu' nella mia vita entrero' in un buco dentro a una montagna, per due ore e mezzo il mio cervello bombardava un film con rosso malpelo, tom sawyer e l'indiano john, gli operai italiani nelle miniere in belgio e cose cosi.
Impossibile dire che mi sia goduta la visita, ma era da fare.
Dentro ci sono i minatori boliviani. Gente che fino a vent'anni fa li sfruittava lo stato, poi la compagnia mineraria e' fallita e allora adesso, costituiti in cooperative, si sfruttano da soli, lavorano senza attrezzatura (neanche il martello pneumatico) raspando le ultime piccole vene di questa montagna.

Friday, August 18, 2006

Traversata delle Ande A/R

In terra sudamericana da una sola settimana, abbiamo accumulato nelle ossa un bel po' di migliaia di km su vari mezzi, dal bus superlusso con sedili in pelle umana e hostess strafiga al colectivo polveroso su cui ho perso gli occhiali (questa per ora l'unica vera sfiga del viaggio, ma forse pachamama me li ritrova e me li fa avere a la paz, sperem).

IMG_6134

Dicevo tremila km mas o meno, credo, da BA a Salta e da Salta a San Pedro de Atacama e da San Pedro a Uyuni in Bolivia dove siamo ora.
Terra di confine, vento e polvere e cielo e treni che sembra un set di Kaurismaki, anche per il freddo cane che fa.

Alojamento muj basico

Abbiamo toccato quota 5000 mt per entrare in Cile, bagnato le mani gelate nel vapore dei geyser, dormito in un rifugio "muy muy basico" a quota 4200 con davanti un algo rosso sangue pieno di fenicotteri e vulcani, vulcani, vulcani.
Licancabur e Valle della Luna

Abbiamo tremato di fronte al Land Cruiser impantanato in un acquitrino con l'acqua fin sopra le ruote, abbiamo goduto di un pisciolino di doccia calda che ci sembrava gia´l'hilton, e attraversato il mare di sale piu grande del mondo, questo salar de uyuni da cui scrivo che e' una poesia della terra.

Siamo stanchi, claro.
ma felici, oggi in un baretto di Uyuni quando alla radio passava mirror for the sun dei rhcp a momenti scoppio a piangere perche' e' cosi' che siamo, abbiamo occhi che riflettono il sole e niente altro.

In contemplazione

(PS: qui non c'e acqua. quindi non cè`doccia e non cè`wc. manco a parlarne del riscaldamento. una camera senza finestre e quindi senza spifferi vale oro.)

Friday, August 11, 2006

Una certezza

Luca ha appena acceso la tv: qualsiasi sia l'ora del giorno o della notte, in argentina in tv cé lui, el pibe de oro.
Quest anno sembra pure molto piu in forma, quasi normale.

Siamo tornati, si.

Una giornata di 30 ore

Eccoci, appena arrivati alla nostra casa di buenos Aires, il Sandansas che gia'conosciamo e che ci ha aspettati con un taxi in aeroporto e adesso la nostra stanzetta di Santelmo, il salotto ocn i iquadri e Tintin e accenti americani e tedeschi su e giu per le scale.
Ventuno ore lorde di viaggio, tra Castagneto e qui.
Sono solo le nove e mezza di sera, per loro. Noi siamo stracci. Adesso scendiamo a farci un the caldo con Rodrigo e poi caliamo tra le lenzuola.
Buenos Aires a quest'ora e buia, qui si risparmia sull illuminazione pubblica.
Ma non fa freddo, cé una luna strepitosa, e siamo gia'passati sopra agli scavi del club atletico, ultima tappa dell altro viaggio e ora luogo che riconosciamo come parte del nostro cuore.

Siamo tornati.

Wednesday, August 09, 2006

Si va

Si va


Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti
Viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti viaggia Sua Santità
Viaggia la polvere viaggia il vento viaggia l'acqua sorgente
Viaggiano ansie nuove e sempre nuove crudeltà
Cadono di vertigine...
Cadono di vertigine...
Cadono di vertigine...
Cadono di vertigine...


Prossimo post, da laggiù.

Tuesday, August 08, 2006

Mai comprare in anticipo i libri delle vacanze


....altrimenti succede che li leggi d'un fiato ancora prima di partire.

"Li conosco, ormai, questi cicli. Prima lavori lavori come un matto, poi tutto ti sembra che vada in fumo, cadi nella tristezza e nella depressione più nera. Allora molli le redini, ti rilassi e, misteriosamente, appena lasci che sia la vita a continuare da sola per i cazzi suoi, succede qualcosa.

Il futuro è una serie di linee di congiunzione in formazione. Noi non le vediamo, ma sono là, come cirri spinti da venti capricciosi o sapienti, e la nostra strada, senza che noi lo sospettiamo, sta per congiungersi con le altre, con le strade di dieci, di cento, di mille altre persone, e il gomitolo delle linee di congiunzione formerà le nostre vite, i nostri destini, la storia."

Enzo G. Baldoni
Piombo e Tenerezza - Il Saggiatore

Thursday, August 03, 2006

Una settimana è lunga, ok

Ma ci dobbiamo far stare dentro:

-la cena con le amiche di Gicci stasera
-l'addio al celibato di cri (vabbè, io questo lo salto, ma perdo braccia per gli altri impegni)
-il battesimo di Francesca
-una trasferta valstronese a/r in 24 ore
-due zaini da 80 litri da riempire per bene possibilemnte ocn roba pulita (ieri sera ho fatto una lavatrice di pile...)
-l'assicurazione sanitaria da fare
-organizzare tutte le scartoffie del viaggio per essere sicuri di non avere dimenticato niente che tanto qualcosa lo dimentichiamo lo stesso ma vediamo di limitare i danni
-spostare i vasi del balcone per evitare morti non giustificate
-svuotare il frigo e il freezer
-chiudere il progetto calendario
-lasciare un minimo di lavoro impostato per il rientro se no sarà una tragedia

AAAAAAAAAAAGGGGGGHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!
delirium!

(e mi autocomplimento per avere avuto uno sprazzo di buonsenso nel non aggiungere il secondo tentativo di esame lunedì....)

Tuesday, August 01, 2006

Ce lo regaliamo, daiiiiiiiiiiii

Un piccolo risarcimento per danni morali, ora che il passaporto è tornato dalle sue vacanze e siamo sicuri di partire???

MMMMMM...
Me gusta, me gusta....